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IL PADRE DELL'ANNO

Data di Uscita (Italia): 28 settembre 2025
Anno: 2024
Nazione: USA
Genere: Commedia drammatica
Casa di Produzione: C2 Motion Picture Group, Stay Gold Features, Pascal Pictures, Rocket Science
Distribuzione: Ketchup Entertainment
Durata: 111 minuti
Regia: Hallie Meyers-Shyer
Sceneggiatura: Hallie Meyers-Shyer
Fotografia: Jamie D. Ramsay
Musiche: Christopher Willis
Attori: Michael Keaton (Andy Goodrich), Mila Kunis (Grace Goodrich), Carmen Ejogo, Michael Urie, Kevin Pollak, Vivien Lyra Blair, Andie MacDowell, Laura Benanti, Nico Hiraga, Danny Deferrari, Poorna Jagannathan

Il padre dell'anno
TRAILER

"Goodrich" (Il Padre dell'Anno): La Redenzione di Michael Keaton in una Storia Familiare Semplice ma Profonda

Il film "Goodrich", "Il Padre dell'Anno", introduce il pubblico alla vita di Andy Goodrich, un sessantenne mercante d'arte di Los Angeles, la cui esistenza, apparentemente ben consolidata, viene improvvisamente sconvolta. Andy è raffigurato come un uomo di successo, ma profondamente distaccato dalle sue responsabilità familiari, delegando gran parte della cura dei suoi figli piccoli a una governante/babysitter. La sua vita meticolosamente curata crolla in seguito a una telefonata notturna inaspettata dalla sua seconda moglie, Naomi, che lo informa di essere entrata in un programma di riabilitazione di 90 giorni per dipendenza da farmaci da prescrizione. Questa rivelazione giunge come una "completa sorpresa" per Andy, il quale, troppo assorbito dal suo lavoro, non aveva minimamente percepito le difficoltà della moglie. L'abbandono improvviso lo lascia come unico tutore dei loro due gemelli di nove anni, Billie e Mose.

A complicare ulteriormente il quadro, la galleria d'arte di Andy, la sua principale occupazione e fonte di identità, è in grave difficoltà finanziaria e prossima alla chiusura. Questa confluenza di crisi personali e professionali agisce come un potente catalizzatore, costringendo Andy a una profonda riconsiderazione delle proprie scelte di vita. La dipendenza nascosta della moglie e la sua successiva partenza per la riabilitazione non sono semplici eventi esterni; rappresentano una diretta conseguenza della sua assenza emotiva e del suo egocentrismo, obbligandolo a confrontarsi con la propria negligenza in modo inequivocabile. Questo sconvolgimento multisfaccettato garantisce che il percorso di Andy non sia superficiale, ma profondamente radicato in ogni aspetto della sua esistenza, ponendo le basi per un risveglio personale completo e tardivo.

Al centro di questa narrazione si trova Michael Keaton, che assume il ruolo di Andy Goodrich, la cui trasformazione forzata costituisce il nucleo emotivo del film. Il film si presenta come una commedia drammatica, un genere che ben si presta a mescolare le situazioni umoristiche derivanti dall'incompetenza iniziale di Andy con l'esplorazione sentita della sua crescita personale. Il titolo italiano, "Il Padre dell'Anno", stona un po’ con l'originale "Goodrich", il cognome del protagonista; questa scelta di marketing svela immediatamente il tema centrale della paternità e della trasformazione di Keaton.

Goodrich segue una formula collaudata della commedia drammatica, spesso descritta come semplice o prevedibile nelle sue svolte narrative, in particolare all'interno del sottogenere del padre che rimedia. Il film si presenta come molto semplice e lineare, sia nella recitazione che nel contenuto, offrendo una descrizione diretta e accessibile. Hallie Meyers-Shyer, alla sua seconda regia e figlia dei rinomati cineasti Nancy Meyers e Charles Shyer, adotta uno stile registico che privilegia narrazioni sentite e dinamiche interpersonali, richiamando il lavoro dei suoi genitori, rispetto a trame complesse o scene d'azione ad alto impatto. Nonostante la presenza di pochissima azione, il film riesce a mantenere l'attenzione del pubblico, puntando a un'esplorazione delle emozioni umane sorprendentemente sottile.

Scegliendo un approccio diretto, il film rischia di sorvolare sulle complessità delle questioni sottostanti. Ad esempio, la dipendenza della moglie, il crollo finanziario della galleria e le sfumature della passata negligenza di Andy sono presentati più come espedienti narrativi per innescare il suo cambiamento invece di considerarli come elementi tematici profondamente esplorati. Ciò può portare alla percezione che il film manchi dell'istinto interrogativo necessario per sfidare veramente i suoi personaggi o il suo pubblico, affidandosi invece al calore emotivo e al carisma di Keaton per sostenere la narrazione. La genuinità del contenuto si dimostra ostacolante della sua capacità di raggiungere una profondità tematica e stratificata oltre l'arco emotivo immediato, rendendolo una visione confortevole e non stimolante.

La relazione più avvincente ed emotivamente carica esplorata è quella tra Andy e la sua figlia adulta, Grace (Mila Kunis), nata dal suo primo matrimonio. La prospettiva di Grace è cruciale, poiché guarda con malinconia Andy diventare il tipo di padre che lei non ha mai avuto. Molti spettatori potrebbero rivedersi nei panni della figlia maggiore, che ha vissuto con invidia il papà riscoperto dei due gemelli e una rabbia soffocata e alternata all'affetto di un padre assente ma che fa riferimento costante a lei per rimettere la propria vita in bolla. Il malinconico desiderio e la successiva rabbia di Grace sono sostanziali per introdurre il concetto che la redenzione genitoriale non riguarda solo le azioni presenti, ma anche il confronto e il riconoscimento dell'impatto duraturo della negligenza passata sui figli adulti. Questa resa dei conti intergenerazionale aggiunge un peso emotivo significativo, dimostrando che, sebbene un genitore possa cambiare, le cicatrici delle sue azioni passate possono persistere, richiedendo una forma più profonda di riconciliazione. Affrettare la catarsi di Grace sottolinea implicitamente che la dinamica padre-figlia, con la sua tensione intrinseca tra il dolore passato e la speranza presente, è il vero nucleo emotivo e tematico che intendevano esplorare nella pellicola, anche se la sua esecuzione non è perfetta.

Il film accenna anche alle relazioni di Andy con le sue due ex mogli. Naomi, la sua seconda moglie e catalizzatore della trama, rimane inesplorata per gran parte del film nonostante il suo ruolo d’impulso. Ann, la sua prima moglie, è interpretata da Andie MacDowell in un memorabile cameo di una singola scena.

È indiscutibile che la recitazione di Michael Keaton sia il punto di forza del film. La performance di Keaton è l'ancora critica che impedisce a Goodrich di soccombere alla sua stessa semplicità narrativa e ai potenziali cliché. Andy Goodrich, sulla carta, potrebbe facilmente essere un personaggio antipatico a causa del suo privilegio e della sua passata negligenza, tuttavia, la miscela unica di Keaton di durezza callosa e calda sensibilità e la sua intrinseca simpatia infondono ad Andy un'autentica umanità che consente al pubblico di connettersi con lui nonostante i suoi difetti. Seppur con una carriera al tramonto, ci trasporta nella fragilità umana di un padre che prova a mettere tutto sé stesso in una vita che non fa mai sconti e si riflette poi nelle fragili relazioni personali, suggerendo che c'è possibilità di redimersi e reinventarsi a tutte le età.

Il rapporto senza sforzo e la chimica amichevole tra Keaton e Mila Kunis sono il balsamo per l’anima di questa pellicola.

Hallie Meyers-Shyer, alla sua seconda regia, è nota per la sua discendenza da Nancy Meyers e Charles Shyer. Il suo stile registico è ponderato; la forza del film risiede nella sua attenzione alle dinamiche familiari interpersonali. L'approccio registico di Hallie Meyers-Shyer dimostra chiaramente l'influenza dell'eredità cinematografica dei suoi genitori, in particolare lo stile distintivo di Nancy Meyers. Sebbene questa discendenza contribuisca al calore del film, sembra anche informare della sua riluttanza ad approfondire verità scomode. Il film tende a rassicurazione tuttavia, la regia non è esente da critiche con problemi estetici con illuminazione eccessiva e una colonna sonora estremamente banale.